Il passaggio dei vecchi piani Fracto ai nuovi FractoCloud e FractoMail richiede certamente una minima attività tecnica da parte del Reseller per la migrazione dei contenuti, ma questa è ampiamente compensata dalle opportunità commerciali offerte dalla nuova piattaforma.
La nuova infrastruttura FractoCloud non è infatti solo caratterizzati da nuovi strumenti, genericamente “più comodi” e “più potenti”, ma da numerose nuove features, che rappresentano altrettante opportunità commerciali nei confronti degli utenti finali.
Molte delle novità introdotte sono infatti indispensabili a soddisfare nuovi requisiti dei servizi di hosting imposti dal mercato; quindi, sostanzialmente, permettono di offrire un servizio completamente differente da quello originale, e che il Reseller può “modulare” commercialmente nei confronti dei propri clienti.
Andiamo qui di seguito ad analizzare brevemente le principali novità; sarà poi ovviamente compito del Reseller inquadrarle nella propria politica commerciale, e valorizzarle trasformandole in opportunità di business.
DISPONIBILITA’ DI SSL (protocollo https://)
Che qualsiasi sito web sia servito da un qualche certificato SSL è dal prossimo 1° luglio 2018 un requisito importante per tutti i siti ( https://domainregister.international/announcements/18/Sul-tuo-sito-non-hai-ancora-abilitato-httpsoror--E-arrivato-il-momento-di-farlo-ADESSO.html )
I servizi di hosting web sotto FractoCloud prevedono che ogni dominio e sottodominio possa esser servito gratuitamente da un certificato SSL (c.d. servizio AutoSSL)
Il reseller, operando opportunamente nella configurazione del package, può decidere se attivare o non attivare questa funzionalità per un determinato dominio; e può decidere quanto valorizzarla economicamente nei confronti del proprio cliente.
Inoltre: è anche possibile utilizzare certificati SSL di classe e caratteristiche superiori. Se, ad esempio, il sito del cliente ospita un ecommerce, può essere importante che installi un certificato SSL di tipo EV, che fornisce la “green bar” ( https://domainregister.international/cart.php?gid=14 ), oppure se accetta pagamenti con carta di credito è possibile che il gateway scelto gli imponga l’uso di un certificato di tipo OV ( https://domainregister.international/cart.php?gid=13 )
TIP: l’installazione su piattaforma FractoCloud di certificati OV ed EV acquistati sulla nostra piattaforma è gratuita; resta a cura del Reseller l’assistenza al proprio utente finale per affrontare (con il nostro supporto) l’indispensabile processo di auditing. Questo servizio spesso non è banale, ed è a sua volta una opportunità di monetizzazione nei confronti dell’utente.
CONFORMITA’ AL GDPR
Le nuove piattaforme FractoCloud e FractoMail sono pienamente conformi al GDPR, come meglio spiegato in questo articolo: https://domainregister.international/knowledgebase.php?action=displayarticle&id=352
Il che significa che il Reseller è in grado di offrire a sua volta ai propri utenti servizi “GDPR compliant”
TIP:
Qualsiasi sia il contratto che vi lega al vostro cliente, l’entrata in vigore del GDPR lo scorso 25 maggio 2018 vi offre una importantissima opportunità commerciale di rinegoziazione: infatti, se il vostro cliente è soggetto al GDPR (e, in pratica, tutte le aziende ed i professionisti lo sono), allora sono le SUE esigenze ad esser cambiate lo scorso 25 maggio; al Reseller spetta il compito di farlo rilevare al proprio cliente (che spesso non ne è consapevole), analizzare eventuali requisiti specifici (non basta utilizzare un servizio hosting “GDPR compliant” per essere conformi al GDPR!), e dare a questa attività la giusta valutazione economica.
TIP:
Il Reseller ha la possibilità di modulare il package applicato al singolo cliente in modo da rendere il servizio offerto “GDPR compliant” oppure no: infatti anche se alcuni aspetti (ad es. il backup geografico remoto) non sono gestibili dal Reseller, altri (p.es. l’attivazione o meno del supporto SSL) sono invece gestibili, e possono esser utilizzati commercialmente per offrire al proprio utente la scelta tra un servizio “GDPR compliant” oppure no.
ACCESSO MAIL SSL/TLS CON BRAND
La nuova piattaforma FractoMail supporta l’accesso SSL/TLS, e fornisce servizi webmail con protocollo https://
Questo significa che:
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gli utenti possono accedere al server con protocollo SSL/TLS collegandosi ad un hostname “generico”
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gli utenti possono accedere alla webmail con protocollo https:// collegandosi al link https://webmail.unihost.it
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il Reseller, intervenendo opportunamente nella configurazione del package FractoMail, può decidere di “brandizzare” per i propri clienti l’accesso SSL/TLS ad un hostname (p.es. mail.dominioreseller.it ) e webmail (https://webmail.dominioreseller.it)
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parimenti, il Reseller ha anche l’opportunità, sempre intervenendo nella configurazione del package, di personalizzare l’accesso SSL/TLS (mail.dominioutente.it) e la webmail (https://webmail.dominioutente.it)
TIP:
L’accesso al servizio email con protocollo sicuro SSL/TLS ed alla webmail con protocolli https:// sono imposti dal GDPR
SERVIZI DI BACKUP ESTERNI
Sia per FractoCloud che per FractoMail i servizi di backup da noi realizzati sono di tipo “disaster recovery”: il che significa che, formalmente, sono sufficienti sia a garantire il rispetto del GDPR, sia a fornire una “scialuppa di salvataggio” al singolo utente che abbia accidentalmente cancellato i propri dati.
Però per un servizio di disaster recovery effettuare il restore dei dati di un singolo servizio non è né semplice né veloce, e quindi può risultare anche discretamente costoso. Ma, soprattutto, si tratta di un’operazione che non può effettuare in autonomia né l’utente né il Reseller.
Però sia in FractoCloud che in FractoMail sono compresi una serie di tools che permettono agevolmente al Reseller di allestire servizi di backup esterni, gestiti da lui o anche direttamente dall’utente.
Anche questo è un servizio che sulle vecchie piattaforme Fracto non era realizzabile (o, comunque, con molte difficoltà tecniche e parecchie limitazioni), e che rappresenta un’interessante opportunità commerciale nei confronti dell’utente.
DISPONIBILITA’ DI IP DEDICATO
Sia per la piattaforma FractoCloud che FractoMail il reseller può richiedere uno o più IP dedicati di tipo IPV4.
Dopodiché, potrà decidere autonomamente se utilizzare tale IP dedicato per un suo solo cliente, oppure solo per alcuni.
Particolarmente per il servizio email questa opportunità è importantissima, perchè un IP dedicato è ancora oggi l’unico accorgimento che garantisce ad un utente di non finire in blacklist incolpevolmente, a causa di altri utenti che utilizzano il medesimo IP.
Il numero di IP disponibili è limitato (circa 150), ed il loro costo è destinato ad aumentare considerevolmente nei prossimi anni.
Oggi li rendiamo disponibili ai nostri Reseller al prezzo di soli € 24,90 + IVA/anno, e garantiamo che tale prezzo verrà mantenuto per i prossimi 4 anni.
MIGRAZIONE ARCHIVI E CONTENUTI
La migrazione di archivi e contenuti è un’attività che, anche se non complessa, è comunque sempre tediosa e, talvolta, time consuming.
Anche in questa attività però vi sono delle opportunità di business, che sta al Reseller mettere in pratica:
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se l’utente è soggetto al GDPR, la migrazione sulle nuove piattaforme FractoCloud e FractoMail è imposta dalla SUA sopravvenuta necessità di adeguarsi alle normative; e quindi anche i relativi costi di migrazione saranno a suo carico.
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la vecchia piattaforma web Fracto (particolarmente la Fracto Linux) era stabile, ed è riuscita a mantenere una “backward compatibility” eccellente anche con siti e CMS molto vecchi, che non sono stati aggiornati per anni, garantendo al contempo un discreto livello di sicurezza.
Ormai questo però non è più possibile, e vi sono componenti obsoleti che non possono più essere mantenuti in sicurezza. Quindi, siti che facciano uso di questi componenti, o che non siano stati aggiornati in precedenza, adesso dovranno necessariamente esserlo (ricordiamo che l’aggiornamento dei componenti di un sito deve, e non solo “dovrebbe”, essere costante).
Quindi, se ad esempio un sito fa ancora uso di Joomla 2.5, la vecchia piattaforma gli ha garantito di poter sopravvivere per oltre tre anni a quella che, in teoria, sarebbe stata la sua “morte clinica”. Adesso però è arrivato il momento di aggiornarlo; il che significa che l’utente si è risparmiato comunque tre anni di attività di aggiornamento… -
se i servizi che il Reseller offre ai propri utenti sono di classe Enterprise, usualmente tali operazioni di manutenzione e migrazione rientrano tra “l’ordinaria manutenzione” (però anche il canone ordinario che l’utente paga per tale genere di servizi è adeguato a coprire anche tali “operazioni straordinarie”); comunque, sempre il “fattore adeguamento al GDPR” può esser fatto pesare
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se i servizi offerti agli utenti sono di fascia Entry, tali operazioni invece sono per prassi sempre a carico degli utenti, che quindi o le svolgeranno in autonomia, oppure potranno esser chiamati a riconoscere al Reseller un opportuno corrispettivo per questa attività.
Poiché l’operazione più delicata spesso è quella che riguarda la migrazione degli archivi email, segnaliamo due guide per effettuarla in maniera semplice:
https://domainregister.international/knowledgebase/267/Come-migrare-gli-archivi-email-tra-due-server-usando-Imapsync.html
https://domainregister.international/knowledgebase/240/Come-migrare-gli-archivi-email-tra-due-server-usando-Thunderbird.html